Le tue convinzioni subconsce definiscono i limiti
di ciò che puoi essere e di ciò che puoi fare
Marzo 2010
Come diceva Henry Ford “Sia che tu creda che puoi o che tu creda che non puoi … hai ragione!”
Innanzi tutto, cosa si intende per “convinzioni”?
Le convinzioni sono delle certezze, tutto ciò che noi crediamo sia vero. E fin qui nulla di strano e di nuovo.
Le nostre convinzioni sono il fondamento della nostra personalità e di ciò che raggiungiamo nella nostra vita.
Ci definiscono come valorosi o senza valore, potenti o deboli, competenti o incompetenti, fiduciosi o sospettosi, appartenenti o esclusi, sicuri di noi stessi o dipendenti, flessibili o punitivi, trattati equamente o vittimizzati, amati o odiati.
Le nostre convinzioni hanno conseguenze di vasta portata nella nostra vita, sia positive che negative.
Le nostre convinzioni condizionano il nostro umore, le nostre relazioni, la nostra prestazione lavorativa, l’autostima, la salute fisica, e anche la nostra prospettiva religiosa o spirituale.
Ma ciò che è necessario considerare è che esistono sia le convinzioni consce – razionali, delle quali siamo consapevoli – che quelle subconsce – le quali sono “istintive”, inconsapevoli.
Le convinzioni consce sono tutte quelle verità, quelle certezze che noi conosciamo e nelle quali crediamo.
Le convinzioni subconsce sono invece quelle “verità nascoste”, nel senso che non siamo consapevoli che fanno parte di noi stessi e di quanto influiscono nella nostra vita.
Gli studi in neuroscienza indicano che il 95% dei nostri comportamenti dipende dal nostro subconscio.
Questo ci dice quindi che se ho una convinzione subconscia opposta a quella conscia, ad esempio consciamente mi dico “mi posso fidare delle persone” ma la convinzione subconscia rispetto a questo argomento è “non mi posso fidare delle persone” il mio comportamento ed il mio atteggiamento saranno influenzati dalla mia convinzione subconscia. E quindi il risultato sarà che anche se desidero tanto fidarmi delle persone, non riesco a farlo, oppure devo fare degli sforzi enormi per poterlo fare.
Ma da dove derivano le convinzioni subconsce?
Le convinzioni subconsce sono spesso il risultato di una “programmazione” che dura tutta la vita, ed influenzano in maniera incisiva il comportamento umano.
Le convinzioni subconsce derivano dalle esperienze emotivamente molto cariche che viviamo nella nostra vita, sia esperienze positive che negative.
Quando nella nostra vita ad esempio ci accade qualcosa di negativo, ed emotivamente proviamo un grande disagio, il nostro corpo, attraverso i cinque sensi, invia alla nostra mente un messaggio di quanto quella situazione sia stata particolarmente spiacevole.
La nostra mente per poter far fronte alla situazione negativa o spiacevole e permettere la sopravvivenza fisica o emotiva della persona, mette in atto un comportamento di cosiddetto “salvataggio” per poterci permettere di superare quella situazione.
Quando la stessa situazione negativa si ripete più volte, la nostra mente metterà in atto sempre quel comportamento di “salvataggio”, che quella volta ha funzionato, in tutte le situazioni simili che ci capiteranno anche successivamente, anche se quel comportamento non è più funzionale.
Facciamo qualche esempio.
Immaginiamo una persona che abbia vissuto nella propria vita una situazione nella quale qualcuno si comportava in maniera aggressiva verso di lei e il comportamento di “salvataggio” che veniva messo in atto da questa persona per proteggersi da quella situazione era la chiusura in se stessa, il silenzio, se non addirittura il darsi la colpa del comportamento aggressivo dell’altro.
Attraverso questa reazione di “salvataggio” a livello subconscio questa persona potrà sviluppare delle convinzioni negative come ad esempio: non so farmi valere, gli altri mi vogliono male, se qualcuno è arrabbiato con me è sempre colpa mia ….
Se da un lato questo comportamento poteva essere utile in quella situazione, per salvarsi fisicamente o emotivamente, dall’altro questa persona mette in atto lo stesso comportamento di chiusura in diverse situazioni in cui qualcuno si rivolge a lei in maniera aggressiva.
Magari anche quando servirebbe far sentire la propria voce ed il proprio punto di vista.
Ma questa persona ha grandi difficoltà a gestire l’aggressività altrui e a sentirsi comunque bene con se stessa quando si trova in queste situazioni.
Un altro esempio può essere quello di una persona che da bambino è stata sempre ritenuta dagli altri (genitori, insegnanti, parenti, ecc.) mediocre, se non addirittura un buono a nulla.
Per superare questa situazione di disagio il bambino può mettere in atto diversi comportamenti di “salvataggio” come ad esempio essere rinunciatario, piuttosto che all’opposto essere sempre in sfida per dimostrare chi è veramente.
Anche in questo caso il comportamento di “salvataggio” può essere stato utile in quella situazione, ma nel momento in cui viene messo in atto in tutte le situazioni simili, può diventare un comportamento non funzionale per il benessere della persona stessa.
A livello subconscio questa persona potrà sviluppare delle convinzioni negative su se stessa come ad esempio: non ce la farò mai a raggiungere degli obiettivi, devo faticare molto per ottenere dei risultati, gli altri sono sempre meglio di me, non valgo abbastanza ….
Sappiamo che esistono altri modi per fronteggiare la critica, ma possiamo utilizzarli efficacementeo solo se sentiamo non solo con la mente, ma anche con la nostra pancia, il nostro cuore – con il nostro subconscio – che abbiamo valore come persone.
Questa è l’origine delle convinzioni subconsce e che ci guidano nella nostra vita.
Quindi è come se ciò che crede il nostro subconscio ha più effetto di ciò che crediamo a livello cosciente e razionale.
Quindi possiamo affermare che la nostra realtà, il nostro modo di essere è il riflesso delle nostre convinzioni subconsce.
La mente subconscia è il “deposito” dove si trovano i nostri atteggiamenti, i nostri valori e le nostre convinzioni.
Dalle nostre convinzioni traiamo le percezioni del mondo e di noi stessi, e da queste percezioni sviluppiamo il nostro comportamento verso noi stessi e verso il mondo.
Se da un lato possiamo desiderare a livello conscio che vogliamo smettere di fumare, ma per il nostro subconscio questa non è una buona idea – e avrà sicuramente una buona ragione il nostro subconscio per volere questo! mi immagino quella volta che ho fumato una sigaretta e mi sono sentito forte, sereno, felice, appagato, riconosciuto – il risultato sarà che non sarò in grado di smettere fintanto che il mio subconscio non sarà d’accordo con la mia parte conscia e razionale che va bene smettere di fumare.
Solitamente, vogliamo cambiare i comportamenti che ci auto-sabotano. Un modo efficace per cambiare il comportamento è di cambiare le convinzioni subconscie che le sostengono.
Ma è possibile cambiare le nostre convinzioni subconsce, in modo che queste ci sostengano ad essere chi e come desideriamo essere?
Basandosi sulle ricerche delle differenze degli emisferi cerebrali destro e sinistro, anche conosciute come Teoria della Dominanza del Cervello, esistono modalità di intervento che forniscono una serie di metodi per identificare e trasformare le convinzioni che ci “sabotano” in convinzioni che ci “sostengono”, in qualsiasi area della nostra vita.
Molte persone mantengono convinzioni subconscie auto-limitanti nell’area della prosperità finanziaria, dell’autostima, della salute e del corpo come ad esempio la perdita di peso, così come nelle aree delle relazioni e della carriera.
Esistono degli strumenti efficaci che permettono alle nostre convinzioni subconscie di allinearsi con i nostri obiettivi e desideri consci.
Uno di questi metodi è chiamato PSYCH-K®.
Questo metodo è stato sviluppato nel 1988 da Rob Williams, ispirato da diverse discipline come la chinesiologia, la Programmazione NeuroLinguistica (PNL), l’agopuntura, l’ipnosi Eriksoniana, e altri sistemi di terapia psico-spirituale.
Questo è un metodo non invasivo ed efficace per dissolvere le resistenze e cambiarle a livello subconscio.
Attraverso un processo guidato dal facilitatore PSYCH-K® , una convinzione subconscia viene trasformata come richiesto dal cliente e verificata consciamente al termine del processo.
Si tratta di un processo co-creativo tra il facilitatore ed il cliente.
Attraverso il processo non solo ci assicuriamo che la procedura è sicura per il cliente, ma anche che è un cambiamento appropriato da fare in quel momento della sua vita.
. . . come disse Mahatma Gandhi . . .
“Mantieni positive le tue convinzioni,
perché
le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri,
i tuoi pensieri diventano le tue parole,
le tue parole diventano le tue azioni,
le tue azioni diventano le tue abitudini,
le tue abitudini diventano i tuoi valori,
i tuoi valori diventano il tuo destino!”
Elisabetta Marsonet
BIBLIOGRAFIA
D. Chopra – Le sette leggi spirituali del successo – Sperling & Kupfer Editori (1994)
J. Dispenza – Evolvi il tuo cervello – Cesena, Macro Edizioni (2008)
B. H. Lipton – La biologia delle credenze, Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula – Cesena, Macro Edizioni (2005)
L. McTaggart – The field, Il campo del punto zero, Alla scoperta della forza segreta dell’universo – Cesena, Macro Edizioni (2009)
– La scienza dell’Intenzinoe, The intention experiment – Cesena, Macro Edizioni (2010)
R. M. Williams – The missingpiece / peace in your life – U.S.A., Myrddin Pubblications (2004)